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La redazione della rivista è disponibile a valutare la pubblicazione di articoli inerenti ai temi di didattica della storia.
È possibile inviare proposte mediante l’apposito modulo “Contatti” oppure scrivendo direttamente a
redazione_insmli@insmli.it.

Codice etico / Ethical code

Consulta o scarica

Norme redazionali per l’invio di saggi e articoli

Saggi e articoli vanno consegnati via mail (all’indirizzo redazione_insmli@insmli.it), esclusivamente in formato Word.

È necessario allegare a parte un’immagine di grandi dimensioni (almeno 1000 pixel di larghezza) e a buona definizione (300 dpi) riferita all’argomento trattato nel testo.

È possibile includere, sempre in un file allegato a parte, ulteriori immagini e/o documenti audiovisivi. Ogni allegato dovrà essere corredato da un titolo e da una breve didascalia che specifichi la fonte da cui è tratto. Se le immagini sono numerose è opportuno numerarle e indicare con precisione il punto nel testo in cui andranno inserite (es: QUI IMMAGINE 1.).

 

Peer review
Dal 2023 alcuni articoli della rivista (almeno 5 all’anno) sono sottoposti a double blind peer review (revisione in doppio cieco) da parte di un/a referee anonimo/a, scelto/a sulla base di specifiche competenze e dell’ambito di ricerca. I saggi sono valutati in base a diversi criteri, indicati in una scheda “scheda di valutazione”. Il referee può chiedere che il testo gli/le venga risottoposto prima della pubblicazione.
La revisione avviene tramite scambio di mail con file opportunamente depurati da ogni informazione per garantire l’anonimato tanto dell’autore/autrice che del revisore.

In questi casi, la redazione è responsabile della revisione iniziale degli articoli e del supporto al revisore e all’autore durante il processo di revisione.Nel caso di articoli non sottoposti a double blind peer review, la redazione si occupa di tutte le fasi che vanno dall’invio della proposta alla sua eventuale pubblicazione.

Presentando il proprio contributo, l’autore accetta implicitamente il processo di doppia peer review cieca, anche qualora esso non dovesse essere effettuato.

Gli articoli sottoposti a double blind peer review sono contrassegnati negli indici dei numeri e sotto l’abstract dello stesso articolo dal simbolo double blind peer review double blind peer review.

Immagini

Potranno essere pubblicate solo immagini libere da diritti d’autore. E’ possibile ricercare immagini libere da diritti utilizzando i motori di ricerca (https://support.google.com/websearch/answer/29508?hl=it)

In caso di immagini dell’autore, egli è consapevole che inviarle significa rilasciarle secondo la licenza sotto cui sono rilasciati generalmente i contenuti della rivista (Creative Commons Attribution 3.0 Italy License https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/deed.it). In caso si desiderasse segnalare un copyright diverso, occorre indicarlo esplicitamente e anche indicare in fase di invio che si autorizza Novecento.org all’uso dell’immagine stessa.

Le immagini devono recare una breve didascalia descrittiva (soggetto e data) con indicazione dell’autore e/o della fonte.

Testi

Il testo non va giustificato né formattato in modo particolare: usare l’allineamento a sinistra, con sbandieramento delle linee a destra, senza sillabazione.

Il testo dell’articolo deve essere preceduto – nella prima pagina del file – dalle seguenti informazioni:

  • Nome e cognome dell’autore (con foto allegata e breve curricolo)
  • Titolo dell’articolo
  • Sottotitolo
  • Abstract in italiano (max. 1000 battute, spazi inclusi)
  • Tag o parole chiave in italiano (separate da una virgola), fra le quali inserire sempre date, personaggi, luoghi e fatti
  • Indirizzo e-mail dell’autore

Lunghezza del testo
La lunghezza massima dei testi dev’essere:

  • Per i testi in “Dossier”: tra le 40.000 e le 50.000 battute, spazi compresi.
  • Per le rubriche “Pensare la didattica”, “Didattica in classe” e “Storia pubblica” tra le 20.000 e le 30.000 battute, spazi compresi
  • Per le “Recensioni”, fra le 6.000 e le 10.000 battute.

Redazione del testo
Il testo va redatto in Times New Roman, corpo 12. Non devono essere utilizzare stili predefiniti, e in ogni caso la versione definitiva pubblicata sarà uniformata a cura della redazione della rivista.
Il testo va sempre suddiviso in paragrafi brevi (tra le 2000 e le 3000 battute ciascuno, spazi inclusi) corredati da un breve titolo in grassetto. L’insieme dei titoli costituirà l’Indice che sarà incluso in testa all’articolo.

Uso del corsivo:
• titoli di opere (libri, film, canzoni ecc.);
• parole straniere di uso non comune (ma nel caso di citazioni tra virgolette, il testo va lasciato in tondo);

Uso delle maiuscole:
• nomi propri di persone, luoghi, personaggi ecc.;
• denominazioni di uso comune di eventi storici (es. Rivoluzione francese, Grande guerra);
• nome di associazioni, enti, istituti, organizzazioni, partiti, sindacati ecc., ma solo per la prima lettera della prima parola (es. Organizzazione delle nazioni unite);
• sigle, ma solo per la prima lettera (es. Onu);
• cariche pubbliche e private (es. Segretario dell’Organizzazione delle nazioni unite o Segretario dell’Onu, Presidente della Repubblica, Ministro del Tesoro, Amministratore delegato della Fiat);
• secoli (es. Novecento) e decenni (es. anni Settanta).

Uso di sigle e abbreviazioni:
• la prima volta che si usa una sigla, essa va sciolta tra parentesi [es. Onu (Organizzazione delle nazioni unite)] oppure riportata tra parentesi dopo la denominazione per esteso [es. Organizzazione della nazioni unite (Onu)];
• nel caso si faccia ricorso a un ampio numero di sigle, soprattutto di uso non comune, è consigliabile inserire alla fine del testo una legenda;
• l’uso di abbreviazioni non è consentito, tranne nel caso di eventuali documenti, figure, grafici e tabelle inclusi nella pubblicazione (es. doc., fig., tab.).

Uso dei caratteri numerici:
• in generale, tutte le cifre vanno scritte in caratteri numerici;
• fra le migliaia e le centinaia va introdotto un punto per facilitare la lettura della
cifra, tranne nel caso degli anni (es. 1.750 €, ma l’anno 1750);
• nel caso di cifre approssimative, è ammesso l’uso di forme ibride tra caratteri
numerici e alfabetici (es. circa 10 milioni di abitanti, 3 o 4 mila partecipanti).

Uso delle virgolette:
• le virgolette caporale « » si usano per le citazioni o per concetti che hanno assunto un particolare significato (es. «compromesso storico»).

Criteri per le citazioni:
• le citazioni brevi vanno nel testo tra virgolette caporale « »;
• le citazioni che superano le due righe vanno in corpo 11, rientrato di 0,5 cm, senza virgolette;
• eventuali tagli all’interno del testo citato vanno segnalati con tre puntini tra parentesi quadre: […]. 

Riferimenti bibliografici

I riferimenti bibliografici vanno inseriti in nota a piè di pagina, secondo i criteri sotto elencati:

    1. Monografie a firma di un solo autore:
      C. Ginzburg, Il formaggio e i vermi. Il cosmo di un mugnaio del ’500, Einaudi, Torino 1976
    2. Monografie a firma di più autori:
      M. Bucciantini, M. Camerota e F. Giudice, Il telescopio di Galileo. Una storia europea, Einaudi, Torino 2012
    3. Curatele:
      C. Pavone (a cura di), ’900. I tempi della storia, Donzelli, Roma, 1997
      A. De Bernardi e P. Ferrari (a cura di), Antifascismo e identità europea, Carocci, Roma 2004
    4. Opera anonima o collettanea:
      Lager, totalitarismo, modernità, Bruno Mondadori, Milano 2002
    5. Saggio in opera collettiva:
      S. Maier, Secolo corto o epoca lunga? L’unità storica dell’età industriale e le trasformazioni della territorialità, in Pavone C. (a cura di), ’900. I tempi della storia, Donzelli, Roma 1997
    6. Articolo o saggio in periodico:
      M. Salvati, The Long History of Corporatism in Italy: A Question of Culture or Economics?, in “Contemporary European History”, 2, 2006
      N. Bobbio, La vera sfida, in “la Stampa”, 16 luglio 1994
    7. Se si tratta della traduzione di un’opera straniera, va specificato l’anno dell’edizione originale:
      E. Hobsbawm, Il Secolo breve, Rizzoli, Milano 1995 (ed. or. 1994)
    8. Se si tratta di un’opera postuma, va specificato il curatore:
      G. Salvemini, Sulla democrazia, a cura di S. Bucchi, Bollati Boringhieri, Torino 2007

Dalla seconda citazione in poi si deve usare la forma abbreviata, che consiste nel cognome dell’autore seguito dall’anno di pubblicazione (es. Ginzburg, 1976).
Le opere contenute nei riferimenti bibliografici in nota devono OBBLIGATORIAMENTE essere inserite anche nella bibliografia finale.

Riferimenti archivistici
Vanno inseriti in note a piè di pagina citando il nome dell’archivio e del fondo, ed eventualmente il numero di busta e/o fascicolo (indicati con una cifra). Dopo la prima citazione, si può abbreviare sulla base del seguente esempio:
1. Archivio Centrale dello Stato (d’ora in poi ACS), Ministero della Cultura popolare (d’ora in poi MCP), Direzione generale servizi propaganda (d’ora in poi DGSP), b.34, f.4.
2. ACS, MCP, DGSP, b.47, f.7

Siti web
Pagina in un sito: titolo della pagina, in titolo del sito [indirizzo internet], url consultata il …
Intero sito: titolo del sito [indirizzo internet], url consultata il …

Bibliografia e fonti

Eventuali riferimenti bibliografici o archivistici di riferimento – anche non citati in nota – vanno inseriti in un elenco puntato in coda al testo e secondo i criteri sopra elencati.
Vanno sempre inserite qui le opere citate nelle note.

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