“Luoghi e personaggi della Resistenza”. Training su Content Management System (CMS)
Abstract
Il modulo laboratoriale ha offerto ai corsisti, per la maggior parte insegnanti e/o formatori-educatori, la possibilità di operare impiegando il know how e la metodologia di lavoro acquisiti nel corso del progetto Resistenza mAPPe (resistenzamappe.it). Così facendo è stato possibile lavorare da assunti, metodologie e pratiche per creare e gestire contenuti storico-didattici georiferiti su una piattaforma web predisposta (CMS – Content Management System/Sistema di Gestione del Contenuti).
Il background: Resistenza mAPPe
Resistenza mAPPe è un portale tematico (http://resistenzamappe.it/ ), contenente percorsi urbani dedicati alla Seconda guerra mondiale e alla Resistenza in Emilia-Romagna.
Nel sito, che propone 9 percorsi provinciali e 3 regionali, è possibile accedere a 3 differenti tipologie di contenuti:
- testuali
- geografici/cartografici
- multimediali (immagini, video, audio, grafici, ecc.)
Gli Istituti Storici aderenti al progetto si sono dati una specifica organizzazione del lavoro: ciascuno di loro ha redatto un certo numero di percorsi tematici nei centri storici dei capoluoghi di provincia emiliano-romagnoli. Il numero dei percorsi è stato la risultante della ricchezza di spunti e della quantità di avvenimenti rilevanti avvenuti nel corso dei venti mesi che vanno dall’8 settembre 1943 alla Liberazione. Fatti scanditi da una linea del tempo che ha permesso la contestualizzazione entro un ampio e dettagliato quadro storico generale.
Ogni percorso è strutturato in una rete di “punti d’interesse” (POI), ciascuno dei quali è stato mappato sulla cartografia (individuato tramite le sue coordinate spaziali di latitudine e longitudine), descritto e corredato d’immagini e materiali multimediali. Un lavoro di raccolta e mappatura dei luoghi della Resistenza che ha dato origine a una ricca documentazione, poi inserita nel Content Management System del portale web, andando a costituire l’ossatura del sistema.
Dal punto di vista metodologico, particolare cura è stata posta nel richiedere agli autori contenuti agili, un tono divulgativo adatto a un’utenza eterogenea e una narrazione capace di coinvolgere e avvicinare anche un pubblico non esperto di storia. L’abbondante impiego di materiale visuale (in particolare immagini fotografiche e contenuti filmici dell’epoca) ha permesso la creazione di schede ricche di spunti e possibili percorsi di approfondimento. La geo-taggatura dei POI ha consentito di inserire le informazioni entro la dimensione spaziale, fornendo così uno strumento di lettura al tempo stesso riconoscibile/semplice (usuale, quotidiano) e inedito (la memoria dei luoghi è spesso affidata a segni che possono passare inosservati o che sono dati per scontati).
Il workshop torinese
Durante il convegno torinese la formazione specifica è avvenuta portando ogni corsista a cimentarsi direttamente nell’utilizzo di un CMS: inserendo testi/immagini/materiali multimediali; geolocalizzando punti d’interesse; personalizzando percorsi tematici. L’obiettivo principale, infatti, è stato guidare a un’esperienza diretta dei passi per la realizzazione di un portale tematico e in tal modo è stato possibile agire anche sull’acquisizione di una conoscenza dei sistemi di creazione e gestione di materiali didattici georiferiti online. La verifica del lavoro, visualizzata in tempo reale, ha offerto un pronto riscontro del livello di apprendimento acquisito.
Il modulo-laboratorio, della durata di 2,5 ore e replicato nel corso della giornata, ha coinvolto complessivamente una trentina di iscritti. A differenza di altre attività inserite nell’ambito del convegno non ha interessato nessun esperto o storico, ciò che, probabilmente, è stato motivato dall’impianto prevalente di esercitazione pratica. Nel corso della prima mezz’ora si è provveduto allo smontaggio del progetto di partenza, anche per meglio comprendere le fasi e i passaggi del lavoro necessari alla realizzazione. Durante tale smontaggio i corsisti hanno ricevuto informazioni tecniche, metodologiche e contenutistiche, utili alla successiva fase pratica. La presenza di due tutor ha permesso di dare conto e seguire sia il lavoro tecnico-digitale (Erika Vecchietti, BraDypUS Communicating Cultural Heritage) sia di quello delle scelte contenutistico-narrative-didattiche (Agnese Portincasa, Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri E-R).
A ogni corsista è stato assegnato un lotto di materiale costituito da fonti, immagini, documenti inerenti la storia della Resistenza a Torino (materiale fornito da Istoreto), ciò che ha permesso alla maggior parte dei partecipanti di gestire con competenza e creatività il proprio progetto.
Al termine del workshop ognuno ha potuto caricare entro un CMS open source appositamente creato il proprio mini-sito web, integrato con mappe di Google e altre componenti multimediali in grado di arricchire le potenzialità “narrative” dello strumento. In questo modo si sono volute offrire conoscenze e competenze immediatamente fruibili, replicabili e implementabili che possono essere utilizzate nella pratica scolastica quotidiana.
Alcune criticità si sono riscontrate nel gestire una classe in cui le competenze digitali si sono rivelate eterogenee: a fronte di alcuni corsisti cui non necessitavano informazioni aggiuntive per le operazioni suggerite, altri dovevano essere seguiti per il riconoscimento di alcune funzioni. Per ovviare a una difficoltà come questa, che ben riflette una situazione corrente in buona parte della scuola italiana, una soluzione pare quella di indicare con precisione i prerequisiti minimi per accedere ai livelli di operatività previsti.
Fasi e obiettivi del training
Principale obiettivo del corso è stato quello di mettere i partecipanti nelle condizioni di ricreare percorsi tematici geo-localizzati impiegando tecnologie webware interamente gratuite e di ampia diffusione (elemento che consente di reperire facilmente informazioni e tutorial online). L’esperienza è stata costruita per essere interamente replicabile, in particolare con le classi delle scuole secondarie.
Grazie alle informazioni storico-geografiche messe a disposizione di Istoreto, ai corsisti sono state presentate tre principali piattaforme a libero accesso, al fine di fornire loro i principali strumenti per l’utilizzo e la personalizzazione:
- Google Maps
- WordPress (online blog)
- Google Blogger
I dati storici dei percorsi sono stati geo-riferiti sulla mappa urbana di Torino (Google Maps) attraverso l’indirizzo o una coppia di coordinate (latitudine e longitudine). Al geo-tag è stata, poi, associata una scheda descrittiva del luogo, corredata; quando possibile, da un’immagine (o una galleria d’immagini) o un video. Particolare cura si è posta nella discussione sull’impiego delle risorse online (in particolare quelle coperte da copyright), e sulla necessità che esse siano pubbliche, o rese pubbliche, per l’inserimento all’interno della schedatura geo-riferita.
Oltre al dato puntiforme dei luoghi (punti di interesse) sono stati creati anche percorsi specifici (materializzati da linee sulla mappa), in grado di guidare l’utente in un percorso significativo di “trekking urbano”.
La cartografia digitale personalizzata, che rimane comunque modificabile in tempo reale da Google Maps, è poi stata incorporata (embedded) all’interno di una piattaforma blog (WordPress o Blogger) dotata di uno specifico CMS server side, e arricchita di dati introduttivi come la descrizione generale del progetto, la contestualizzazione dei percorsi tematici, i crediti, ecc.
Il sistema di gestione dei contenuti (CMS) delle due piattaforme blog presentate, così come GMaps, semplici e intuitivi, consentono un approccio “collaborativo” al lavoro, facilitando l’interazione tra docente e studenti e consentendo loro di vedere in tempo reale lo sviluppo del progetto.
Nuove esperienze e applicazioni
La stessa metodologia esposta durante il training è stata testata nel 2015 nel percorso didattico e digitale La via lattea nelle terre di pianura1 realizzato grazie a un progetto (vincitore del Concorso Io amo i beni culturali, IBC) che ha coinvolto più di 120 studenti delle scuole medie e superiori del Comune di Granarolo (Bologna).
La metodologia, seguita da Agnese Portincasa e Erika Vecchietti, ha rilevato ancora una volta la sua efficacia, sia per la semplicità di utilizzo sia per il risultato ottenuto nella presentazione finale dei dati.
Il laboratorio è stato curato dall’Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri E-R (Bologna).
Tutor: Agnese Portincasa, Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri E-R; Erika Vecchietti, BraDypUS Communicating Cultural Heritage
Note:
1 Si veda a questo proposito https://vialatteagranaroloblog.wordpress.com