Risorse on-line sulla Grande guerra. Incontro con Francesca Masoero e Giancarlo Sciascia
Abstract
Durante l’incontro sono stati presentati due recenti e importanti progetti multimediali di particolare interesse per le scuole. Si tratta di Cento Anni Grande Guerra (www.centoannigrandeguerra.it), promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal MIUR, realizzato da La Fabbrica spa e ANP con la direzione di Giovanni De Luna e la Grande Guerra più 100, (www.lagrandeguerrapiu100.it) coordinato da Gustavo Corni e promosso dall’Università di Trento col sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La “centralità” della Grande guerra
L’incontro si è incentrato sulla specificità della didattica in ambiente digitale sulla prima guerra mondiale, l’evento che apre il Novecento e ne caratterizza in modo specifico la prima metà per poi segnare anche il dopo: tutto ciò che lì si è visto per la prima volta, si ritrova fino alla fine del Novecento. Il 1914 segna infatti l’esplosione di una guerra totale, tecnologica, di massa che riguarda la mobilitazione di milioni di persone – soldati e civili, uomini donne e bambini – all’interno di uno scenario in cui la politica e l’economia assumono scala industriale, con un vero e proprio salto di soglia e un cambiamento di paradigmi che investe ogni ambito dell’esistente.
In questo senso il centenario della Grande guerra e i progetti istituzionalmente collegati ad esso offrono una grande occasione per guardare eventi e processi sotto una luce nuova, collocandoli all’interno di una periodizzazione lunga, con la consapevolezza che proviene da una storiografia ormai matura e ricchissima.
Lo storytelling digitale e l’uso didattico
Gli specifici problemi del digitale “applicato” alla Grande guerra riguardano la difficoltà, per lo studente o il ‘navigatore’ in genere, di orientarsi nell’enorme quantitativo di materiali legati alla Storia, alle storie o alle memorie di quell’evento.
La discussione si è così soffermata sulla didattica e sullo “storytelling digitale”, rivolto in particolare alle scuole, sugli sviluppi didattici correlati e sulla loro ricezione da parte degli studenti.
Le fonti digitali sono tanto più utili e utilizzabili quanto più è visibile l’intervento e il progetto culturale di chi le ha create come tali. In tal senso i due progetti in oggetto si presentano come contributi nuovi e interessanti dal punto di vista didattico: le potenzialità multimediali del web sono infatti sfruttate appieno e i contenuti sono corretti e innovativi rispetto al ‘canone’ scolastico classico. Entrambi i progetti muovono da metafore centrali forti, la rivista o il calendario, e si presentano come portali con navigazione guidata o come repertorio di contenuti da usare autonomamente. Le chiavi di lettura che vengono fornite possono servire per costruire percorsi di approfondimento, non solo da parte degli insegnanti, ma anche da parte degli alunni, che possono apprezzarne la struttura dinamica e la grafica.
I due progetti, che si completano senza sovrapporsi, hanno in comune temi trasversali e tagli obliqui (genere, vita quotidiana, biografia, scritture, aspetti poco noti e aggiornamento storiografico in chiave mondiale), oltre che uno sviluppo didattico rivolto alle scuole.
Le metafore dei due progetti
Cento Anni Grande Guerra1 si snoda attorno a una rivista web, Questa non è la solita storia, con una serie di uscite caratterizzate da una dimensione tematica, con chiavi interpretative e focus molto netti (tecnologia e scienza; società e mentalità; cultura e media; geopolitica ed esteri). La parte “social” è destinata alle scuole e invita a produrre materiali che vengono raccolti e segnalati su una mappa di geo-localizzazione. L’ambiente si caratterizza per la presenza di testi sintetici e di materiali blended, testo-immagini-video.
Grande Guerra più 1002 muove dalla metafora del calendario, sincronizzato con il centenario e con uscite mensili: la dimensione cronologica è fondamentale, così come è netta la presenza di info-grafiche e molto ricercata è l’offerta fotografica e quella visiva in genere. Anche in questo caso la ri-narrazione della guerra si snoda attraverso persone, spazio, temi e il coinvolgimento degli utenti passa attraverso pagine di comunità (in particolare Facebook e Twitter).
I due relatori, Francesca Masoero e Giancarlo Sciascia, coinvolti in prima persona nella realizzazione dei progetti, hanno illustrato i due portali e si sono addentrati negli aspetti relativi alla dimensione redazionale e operativa, a partire da domande-guida sui problemi posti nel design e nella regia e in particolare sul raccordo con la programmazione e il “sapere” scolastico.
Il che ha permesso di sviluppare una riflessione, legata allo specifico ambito del convegno, sulla necessità non solo di usufruire ma anche di produrre materiali digitali all’interno della programmazione delle classi, tenendo conto dei problemi delle risorse, dei costi e delle competenze, i quali non sempre riescono ad essere all’altezza di prodotti come questi, paragonabili a grandi produzioni cinematografiche.
Note:
1 Il progetto generale di Cento Anni Grande Guerra è consultabile all’indirizzo: http://www.centoannigrandeguerra.it/wp-content/uploads/2015/10/GG_progetto_ottobre+2015.pdf
2 Il progetto generale di Grande guerra più 100 è consultabile all’indirizzo: http://www.lagrandeguerrapiu100.it/il-progetto
Il gruppo di discussione è stato curato da Enrico Manera (Istoreto)