La violenza di stato nel Novecento: lager e gulag
Dossier del numero 7, febbraio 2017
Dossier nato dalla V edizione del Corso di Storia e Didattica della Shoah organizzato dall’Università di Bari “Aldo Moro” il 14-15 ottobre 2016 “LA VIOLENZA DI STATO NEL NOVECENTO: LAGER E GULAG”.
Come posso trasmettere la Shoah alle generazioni del futuro?
E come posso farlo in modo equilibrato, nel rispetto cioè della storia e tenendo a distanza la retorica e la facile demagogia?
Infine: quali fra le molte iniziative possibili offrono i migliori benefici sul piano didattico e formativo?
Per rispondere a queste domande la Rete Universitaria per il Giorno della Memoria e l’Università di Bari “Aldo Moro” (Dipartimento DISUM) ha organizzato venerdì 14 e sabato 15 ottobre 2015, la quinta edizione del Corso di Storia e Didattica della Shoah. L’iniziativa si è svolta in collaborazione con il MIUR, l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia e la FLC CGIL Puglia.
La responsabilità scientifica è stata curata da Francesca R. Recchia Luciani (Docente di Filosofie contemporanee, Dpt. DISUM-UniBA) e Claudio Vercelli (Docente a contratto dell’Università Cattolica di Milano, Istituto di Studi storici Gaetano Salvemini, Torino), la sezione didattica è stata curata da Antonio Brusa (Didattica della storia, UniBA).Il Corso si è avvalso inoltre dei contributi scientifici e didattici dei/delle docenti: Francesco Fistetti, Natascia Mattucci, Clemens Härle, Valerio Bernardi, Sergio Chiaffarata, Fiorenza Loiacono, Giuseppe Losapio, Raffaele Pellegrino.
Parte prima: percorsi interdisciplinari
Analogie asimmetriche
di Claudio Vercelli
Immaginario genocidiario. Lager e Gulag nella “cultura della rappresentazione”
di Francesca Romana Recchia Luciani
Auschwitz e i limiti della rappresentazione. Un percorso tra storia e arte
di Clemens-Carl Härle
Comprendere il sistema Gulag tra immagini e immaginazione
di Natascia Mattucci
La musica al tempo delle dittature
di Raffaele Pellegrino
Approfondimento
Gulag sovietici e lager nazisti. Sitografia per una comparazione
di Antonio Prampolini