Banchi e trincee
Studenti e studentesse bolognesi di fronte alla Grande guerra
Obiettivo della mostra è approfondire la conoscenza della prima guerra mondiale da un angolo visuale ancora poco esplorato, quello della scuola, da cui verificare e mostrare il coinvolgimento nelle politiche di consenso e di adesione all’intervento militare, nonché documentare la partecipazione attiva di insegnanti, studenti e studentesse ad attività di sostegno in favore dei soldati al fronte e la scelta di alcuni giovani di entrare come volontari nell’esercito italiano: dai banchi alle trincee, appunto.
Essa vuole altresì sottolineare l’importanza degli archivi scolastici, prezioso patrimonio culturale che offre notevoli opportunità sia alla ricerca storiografica, sia alla didattica, in particolare alle pratiche di didattica attiva.
Il progetto nasce dall’intento di valorizzare e diffondere due ricerche compiute presso due istituti scolastici superiori bolognesi: l’IIS “Pier Crescenzi- Pacinotti” e il Liceo “Laura Bassi”, fra le scuole più antiche di Bologna, i cui archivi, molto ricchi, sono stati oggetto di un recente riordino che li ha resi disponibili agli studiosi.
La ricerca, condotta presso l’IIS “Pier Crescenzi-Pacinotti” ha analizzato il ruolo delle istituzioni scolastiche nel sostenere le linee della profonda trasformazione culturale indotta dall’evento “guerra”, attraverso lo studio – condotto sui documenti conservati – dell’atteggiamento del personale della scuola e degli studenti, in grandissima maggioranza di sesso maschile, coinvolti nella scelta di partecipare come protagonista al conflitto, ad esempio partendo come volontario, o sostenerlo in prima persona, nel caso si sia ancora troppo giovani per la chiamata alle armi.
La ricerca del Liceo “Laura Bassi”, ispirata ai medesimi obiettivi, ha fatto riferimento non solo all’archivio storico della scuola, che, all’epoca di riferimento, formava insegnanti elementari con una presenza prevalentemente femminile, ma anche al “Fondo Folli”, conservato presso l’archivio del Museo Civico del Risorgimento di Bologna. Le numerose lettere e cartoline presenti nel fondo, infatti, hanno permesso di isolare le notizie relative ai sentimenti personali nei confronti della guerra e della Patria, che emergevano dall’insieme dell’epistolario.
Nella mostra l’allestimento di due percorsi paralleli sottolinea le specifiche risposte dei due istituti alle richieste di mobilitazione e di impegno, che il conflitto portava con sé.