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Mostra della ricostruzione

Mostra della ricostruzione
Abstract

A quattro mesi dalla liberazione, si riunisce a Milano il primo congresso dei comitati di liberazione nazionale dell’Alta Italia. Grazie all’azione di Emilio Sereni, per l’occasione viene preparata la Mostra della ricostruzione. I Cln al lavoro, che viene allestita nei locali delI’Arengario (in piazza Duomo). E’ il Cln della Lombardia a curare l’esposizione, attraverso la raccolta di materiali e documenti provenienti dai diversi Cln locali. L’intento è, come suggerisce anche il titolo scelto, palesare non solo quanto accaduto durante il periodo clandestino, ma anche nei primi mesi di ripresa della vita democratica.

In questo modo diamo continuità alle precedenti pubblicazione in Ipermuseo del materiale digitale riguardante la “Mostra ritrovata” prevista a Bordeaux nel dicembre 1946 e mai allestita. (https://www.novecento.org/ipermuseo/la-mostra-ritrovata-1151/) e la Mostra della Resistenza in Piemonte (https://www.novecento.org/ipermuseo/la-mostra-della-resistenza-in-piemonte-1736). Come già sottolineato, attraverso le più significative mostre sulla Resistenza elaborate nell’immediato dopoguerra vogliamo testimoniare il percorso di definizione dell’immagine della Resistenza italiana e dell’organizzazione della sua memoria avvenuto ad opera delle forze politiche antifasciste.

Per sviluppare questa breve scheda introduttiva, il riferimento d’obbligo è il catalogo Un’immagine dell’Italia. Resistenza e ricostruzione. Le mostre del dopoguerra in Europa, a cura di Adolfo Mignemi e Gabriella Solaro, Milano, Skira, 2005.

L’allestimento della mostra

Il brano che segue è tratto dall’intervento di Gabriella Solaro sulla mostra torinese pubblicato nel catalogo del 2005 (Gabriella Solaro, Mostra della ricostruzione, in Un’immagine dell’Italia. Resistenza e ricostruzione. Le mostre del dopoguerra in Europa, a cura di Adolfo Mignemi e Gabriella Solaro, Milano, Skira, 2005, pag. 70).

“L’incarico di allestire la mostra è affidato – come già successo per la mostra della liberazione del 1945 – a Albe e Lica Steiner che si avvalgono della collaborazione di Paolo A. Chessa, Vico Magistretti e Remo Muratore. Mentre gli Steiner si occupano della parte grafica, Chessa e Magistretti realizzano I’impalcatura della mostra. L’allestimento si basa ancora su strutture create con tubi Innocenti â sostegno di venticinque grandi pannelli, ma la presentazione dei materiali e la tecnica espositiva mostrano una minore improvvisazione e fretta. Grandi manifesti, creati da AIbe Steiner, sono esposti all’esterno dell’Arengario e creano un effetto di sicuro richiamo. All’interno, i documenti e le fotografie sono frequentemente riprodotti in formati morto grandi e ricca è la selezione del materiale. pur avvalendosi in parte, per documentare la lotta armata, di alcune immagini già presentate alla Mostra della liberazione del 7 luglio, la mostra della ricostruzione offre una quantità di documenti nuovi e originali, tesi a illustrare la direzione politica del movimento partigiano esercitata dai comitati di liberazione e I’opera di governo e di ricostruzione avviata e compiuta nei primi mesi di libertà.”

La mostra

(per una migliore fruzione, cliccare qui)
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La documentazione fotografica della mostra è conservata, oltre che nell’Archivio AIbe e Lica Steiner, nelle carte di Giuseppe Carpi, pittore, scrittore e collaboratore dell’Ufficio stampa del Cln Alta Italia. Un manifesto di Albe Steiner è conservato presso le Civiche raccolte storiche di Milano, mentre un bozzetto di Remo Muratore è presso le Edizioni del Girasole di Ravenna.

Insmli, Carpi, b. 1,f.7; in Politecnico di Milano, Dpa, Albe e Lica Steiner; Crs, Manifesti, 1945; Muratore.

Bibliografa: Adolfo Mignemi, Storia fotografica della Resistenza, Torino, Bollati Boringhieri, 1995, pp 45-50; Adolfo Mignemi, La costruzione dell’immagine della lotta di resistenza, in “Novara. Notiziario economico”, l, 1995, pp. 3_45; Istituzione Biblioteca Classense, Remo Muratore. Illustrazione grafica. Opere 19J6-1983, Ravenna, Edizioni del Girasole, 2005, p.29.