Indicazioni per promuovere curricoli verticali di storia
A San Benedetto del Tronto (AP) tra pochi giorni, il 29 e 30 settembre prossimi, prenderà il via il 2° Seminario nazionale per l’accompagnamento delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012.
Questo secondo appuntamento, che ha come titolo Indicazioni per promuovere curricoli verticali di storia, è organizzato dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti del MIUR e dall’USR delle Marche con la collaborazione di reti di scuole marchigiane e degli Istituti storici marchigiani della rete INSMLI.
Nelle Marche da diversi anni scuole e associazioni sperimentano laboratori di ricerca e formazione su pratiche e competenze legate alla didattica della storia. Accanto ad appuntamenti annuali di rilevanza nazionale quali: La scuola estiva di Arcevia e i Seminari di revisione dei curricoli in chiave interculturale a cui partecipano centinaia di docenti provenienti da tutta Italia, vi è il capillare lavoro che gli Istituti storici marchigiani della rete INSMLI svolgono sul territorio delle cinque province. Da queste molteplicità di approcci ed esperienze, sono nate diverse reti di scuole che dal 2008 hanno costituito una macro rete regionale denominata Le Marche fanno storie, in cui confluiscono le scuole e gli Istituti storici marchigiani della rete INSMLI.
Il convegno si aprirà con la relazione introduttiva di Italo Fiorin, coordinatore del Comitato Scientifico Nazionale; seguiranno tre relazioni su questioni nodali dell’insegnamento della storia nella scuola di base: Il nuovo curricolo della scuola di base, Didattica della storia per una cittadinanza attiva, Le competenze storiche di un curricolo verticale, affidate a tre esperti italiani ed europei di didattica della storia: Antonio Brusa, Charles Heimberg e Ivo Mattozzi. Seguirà la socializzazione e la riflessione intorno a esperienze didattiche significative presentate negli otto workshop e nei meeting point da parte di docenti provenienti da tutta Italia.
Un’occasione importante, dunque, non solo di formazione, ma di confronto e riflessione tra ministero, esperti e scuole per fare il punto sull’applicazione delle Indicazioni nazionali e la storia.