Italia contemporanea: Open Access
Grande novità a partire dal numero 280, da poche settimane in libreria: la storica rivista INSMLI “Italia contemporanea” inaugura infatti una sezione completamente Open Access, con articoli scaricabili in formato .pdf anche per i non abbonati.
Se infatti da un lato il fascicolo cartaceo rimarrà invariato, con le proprie rubriche studi e ricerche (di saggi), Note e discussioni (di valutazioni e rassegne critiche) e Rassegna bibliografica (di informazioni e schede sulle novità librarie), dall’altro il lettore troverà all’interno dello stesso sommario anche questa una nuova sezione, denominata In rete, con saggi e schede accanto a cui comparirà – oltre al numero di pagina – anche l’indirizzo web da cui effettuare il download della versione digitale.
Si tratta di una scelta non autarchica, né estemporanea. I problemi dell’editoria scientifìca, in campo umanistico, e specificamente in quello deelle scienze storiche, non sono pochi. Ce ne sono a livello internazionale e ce ne sono di specifici a livello italiano. In risposta a tali problemi sempre più stanno diffondendosi all’estero le hybrid reviews, ovvero riviste che mantengono contemporaneamente forme di abbonamento e spazi di open access.
Si tratta di un’innovazione non improvvisata, segue un’ampia discussione redazionale, insomma viene da lontano, cioè da una riflessione sulle caratteristiche proprie della nostra rivista e su quelle del mercato delle riviste italiane di storia contemporanea, se non di storia tout court.
Confidiamo che possa essere gradita a tutti i lettori, vecchi e nuovi
(dall’editoriale del direttore Nicola Labanca)