Resistenza e seconda guerra mondiale
Digital public history e risorse didattiche digitali
Corso di formazione per insegnanti di ogni ordine e grado e per collaboratori della Rete INSMLI
2° Convegno nazionale sull’insegnamento della storia nell’era digitale.
6 – 7 – 8 marzo 2014
Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano
Piacenza via Sant’Eufemia 12
Comitato scientifico:
Alberto De Bernardi, Marcello Flores, Antonio Brusa, Nadia Baiesi, Carla Marcellini, Patrizia Vayola, Carla Antonini
La sessione “Didattica e risorse digitali” è stata curata da Patrizia Vayola
Organizzazione:
Carla Marcellini, Eugenio Gazzola
Direzione:
Carla Antonini
Per gli insegnanti è prevista l’autorizzazione alla partecipazione in orario di servizio ai sensi degli articoli 64 e 67 del CCNL 2006-2009, in quanto l’Insmli e la rete degli Istituti associati hanno ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa, con decreto ministeriale del 25/05/2001, prot. n. 802 del 19/06/2001, rinnovato con decreto prot. n. 10962 dell’08/06/2005, ed è incluso nell’elenco degli Enti accreditati.
Per info:
ISREC PIACENZA
isrecpc@tin.it – tel. 0523330346 . 3476911470
Confortati dal positivo riscontro del primo Corso nazionale di formazione sulla storia nell’era digitale, tenutosi esattamente un anno fa, presentiamo la seconda edizione di .storia@, dal titolo Resistenza e seconda Guerra Mondiale. Digital public history e risorse didattiche in rete, ideata congiuntamente dall’Isrec di Piacenza e dall’INSMLI e che si avvale dell’attiva partecipazione degli Istituti storici associati.
Un proseguimento della riflessione sulla offerta internet della cultura storica della contemporaneità e dei percorsi per la scuola in ambiente digitale, associato quest’anno ad un tema preciso, in ossequio alle celebrazioni del 70° della Liberazione e all’orizzonte di ricerca privilegiato dei nostri Istituti, nell’intento di offrire ai partecipanti percorsi utili per orientarsi nel web e potersi ispirare alle proposte didattiche riguardanti un argomento complesso e spesso frettolosamente trattato.
L’intreccio della prospettiva didattica con quella tematica appartiene allo statuto e alle pratiche degli Istituti della rete INSMLI – i 67 Istituti storici dislocati su tutto il territorio nazionale, impegnati nella indagine storiografica, fuori o a latere delle facoltà universitarie – in virtù del forte legame con la memoria dei territori, in termini di conservazione del patrimonio archivistico e di rapporto costante con le amministrazioni pubbliche come principali sostenitrici dei progetti di studio e committenti delle iniziative connesse alle celebrazioni civili.
La ricerca prodotta e promossa dagli istituti si configura in altri termini da sempre come public history, come comunicazione e divulgazione della storia con professionalità scientifiche al di fuori di uno specifico contesto accademico, grazie a strategie interdisciplinari di collaborazione e lavoro collettivo. In quest’ottica, la digitalizzazione e l’immissione in rete assumono un ruolo strategico.
L’obiettivo prospettico del Convegno non è però quello di fornire una rassegna di materiali digitalizzati e resi free resources, bensì di esaminare criticamente se e in che misura la messa a disposizione degli utenti del web – in prima istanza: insegnanti e studenti – è stata realizzata, come dicono gli inglesi, for anyone to use, remix and repurpose (questo, ad esempio, l’intento dell’offerta on line dell’immenso patrimonio del British Museum e della British Library), vale a dire in modo tale da garantire non solo la correttezza scientifica delle fonti e del discorso storiografico, ma anche la facilità e l’appetibilità della fruizione, e finanche la manipolazione dei dati e dei prodotti a fini culturali e didattici.