Il centenario della prima guerra mondiale nel web
IL CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE NEL WEB*
Le iniziative commemorative
Il panorama internazionale del centenario della prima guerra mondiale, a partire dal 2014 e fino al 2018, si caratterizza per un ampio ventaglio di proposte. Accanto alle cerimonie ufficiali dei governi nazionali e delle amministrazioni locali nei diversi “luoghi della memoria” (campi di battaglia, cimiteri militari e sacrari, monumenti, musei, etc.) sono state previste numerose iniziative culturali per sviluppare e diffondere la conoscenza della storia della “Grande Guerra” (convegni, mostre, raccolte di documenti, pubblicazioni, siti web, film, spettacoli teatrali e musicali, visite ai “luoghi della memoria”, etc.), ed anche interventi sui territori, finalizzati in particolare al restauro dei manufatti militari (camminamenti, ricoveri, trincee, fortificazioni, etc.), alla realizzazione di nuovi musei e al riallestimento di quelli esistenti.
Di seguito, focalizzeremo la nostra attenzione sui siti web dedicati al centenario in quattro paesi europei (Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia) ed anche a livello comunitario (progetti “Europeana” e “European Film Gateway”). E questo perchè il Web, nelle sue molteplici funzioni/attività (fonte d’ informazioni, accesso ai patrimoni documentali digitalizzati, creazione di archivi/biblioteche/musei/mostre virtuali, interazione partecipativa con gli utenti della Rete), rappresenta un nuovo “spazio pubblico”, oggi imprescindibile, per divulgare la storia del primo conflitto mondiale e per conservarne la memoria collettiva.
Francia
Tra i paesi promotori delle celebrazioni del centenario primeggia la Francia, dove la “Grande Guerre” fa parte degli eventi fondativi della memoria pubblica della nazione e costituisce da anni un tema centrale della storiografia del Novecento (si pensi, innanzitutto, ai contributi della “Ecole de Péronne” per la comprensione degli aspetti antropologici e sociologici della guerra mondiale <http://www.historial.org/Centre-international-de-recherche> e alla “Encyclopédie de la Grande Guerre” diretta da Stéphane Audoin-Rozeau e Jean-Jacques Becker <http://www.editions-perrin.fr/fiche.php?F_ean13=9782262031268>). Il comitato governativo francese per il centenario dispone di un proprio sito web ”Mission Centenaire 14-18” <http://centenaire.org/fr>, che, oltre a presentare il comitato stesso (la convention constitutive, les membres fondateurs, le conseil scientifique, etc.) fornisce ai visitatori le informazioni relative agli eventi commemorativi, raggruppandoli in tre grandi aree tematiche: “Vivre le Centenaire”, “Découvrir le Centenaire”, “Comprendre le Centenaire”. La prima area propone una lista degli eventi distinti per località di svolgimento, sia in Francia che nel mondo, dove è attivo un collegamento ipertestuale con documenti, immagini e interviste che ne illustrano i contenuti. La seconda area comprende due elenchi, uno relativo alle varie esposizioni, organizzate in occasione del centenario, dei fondi archivistici francesi, pubblici e privati, con i relativi link ai siti di pertinenza (“Trésors d’archives”), ed un altro riferito alle opere e agli autori che hanno trattato il tema della guerra nella letteratura, nel teatro, nella musica, nelle arti figurative e visive (“Autour de la Grande Guerre”). La terza area è dedicata, con il corredo di numerosi testi di approfondimento, alle iniziative francesi in ambito scientifico (“Espace scientifique”) e didattico-pedagogico (“Espace pédagogique”) per promuovere, nella società e nella scuola, lo studio e la conoscenza della prima guerra mondiale (colloques/séminaires, mobilisation de la communauté éducative, ressources pédagogiques, etc.). Un’utile “Agenda du Centenaire” riordina gli eventi, già segnalati nelle diverse aree tematiche, in base alle date di svolgimento. Nel suo insieme, il sito ”Mission Centenaire 14-18” evidenzia l’impegno straordinario della Francia per commemorare la “Grande Guerre” con un vasto e ambizioso programma di iniziative culturali (mostre, convegni, visite guidate, rievocazioni, spettacoli, etc.) che, pur riguardando, oltre a Parigi, molte altre località del paese, si concentra per ovvie ragioni sui luoghi simbolo del “Front Ouest” (Verdun, Somme, Chemin des Dames). Programma reso possibile non solo dalle consistenti risorse finanziarie messe a disposizione dal governo, ma anche, e soprattutto, dai servizi di un’amministrazione pubblica notoriamente efficiente e dalle attività di istituzioni scientifiche di assoluto valore e di rilievo internazionale.
Gran Bretagna
Anche la Gran Bretagna è impegnata nella celebrazione del centenario con un importante carnet di iniziative a tutto campo che si contraddistinguono per un approccio globale e partecipativo alla storia della prima guerra mondiale. All’ Imperial War Museums (IWM) <http://www.iwm.org.uk/> (istituzione museale pubblica fondata nel 1917 per tramandare la memoria dello sforzo bellico e dei sacrifici compiuti dal Regno Unito e dal suo Impero nel conflitto mondiale) è stato affidato, in virtù della sua lunga e vasta esperienza nella rappresentazione e nello studio delle guerre, il compito di coordinare le attività commemorative (“First World War Centenary Programme” <http://www.iwm.org.uk/centenary>) e di dirigere il “First World War Centenary Partnership” <http://www.iwm.org.uk/centenary/partnership>, un network formato da oltre duemila istituzioni/associazioni culturali ed educative, locali, nazionali e internazionali, e che ha come scopo quello di organizzare eventi e di creare piattaforme digitali per consentire ad un pubblico esteso il libero accesso online agli archivi documentali della “Great War”. Il programma inglese del centenario presenta alcune iniziative particolarmente significative che lo caratterizzano. Sono tali: il progetto “Lives of the First World War” <http://www.iwm.org.uk/centenary/lives-of-the-first-world-war> per la realizzazione di una piattaforma digitale, multimediale e interattiva, in grado di far rivivere oggi, attraverso le “life history” dei soldati di allora, l’esperienza del fronte di guerra, delle trincee; il progetto “Voices of the First World War” <http://www.iwm.org.uk/centenary/voices-of-the-first-world-war>, che si propone di far “parlare la guerra” attraverso le voci dei testimoni dell’evento, mettendo a disposizione del pubblico una serie di podcast contenenti registrazioni audio originali conservate presso l’ IWM, e il progetto innovativo di crowdsourcing “Operation War Diary” <http://www.operationwardiary.org/>, per raccogliere e digitalizzare i diari di guerra mediante un’attività partecipativa online “open access” a cui vengono invitate a collaborare non solo le istituzioni tradizionali, quali sono gli archivi, i musei e le biblioteche, ma, indistintamente, tutte le persone in possesso di tali documenti. Il sito dei National Archives (organismo pubblico con funzioni analoghe a quelle del nostro Archivio Centrale dello Stato) <http://www.nationalarchives.gov.uk/first-world-war/>, in occasione del centenario, ha approntato una sezione dedicata specificatamente alla prima guerra mondiale da cui è possibile accedere direttamente alle numerose collezioni digitali di documenti, lettere, diari, fotografie e mappe possedute dall’istituzione archivistica inglese <http://www.nationalarchives.gov.uk/first-world-war/centenary-digitised-records.htm>. Il quotidiano “The Guardian” ha lanciato un progetto a cui partecipano altri giornali europei (Le Monde, Süddeutsche Zeitung, El Pais, La Stampa) per raccontare le storie inedite di quella tragedia attraverso le lettere, i diari, le fotografie nella disponibilità dei lettori, creando a questo scopo una piattaforma digitale sulla quale pubblicare i documenti raccolti <https://witness.theguardian.com/assignment/52751e38e4b01fc33230d4aa>. Merita, infine, di essere segnalato il sito “World War One BBC” <http://www.bbc.co.uk/ww1> dove il pubblico della Rete potrà accedere alle trasmissioni televisive e radiofoniche che la BBC dedicherà alla prima guerra mondiale in occasione del centenario tra il 2014 ed il 2018 (documentari, fiction, format per bambini, musica, eventi live, dibattiti, discussioni, etc.) per un totale stimato in oltre 2500 ore di programmazione.
Per un quadro completo degli eventi commemorativi previsti in Gran Bretagna, si può consultare il sito “First World War Centenary 2014-2018” <http://www.1914.org/>, che per ogni evento fornisce una dettagliata scheda informativa.
Germania
In Germania, dove la prima guerra mondiale non rientra, a differenza della Francia (ed anche, in misura minore, della Gran Bretagna) tra gli eventi fondativi della memoria pubblica nazionale (il ricordo drammatico della seconda guerra mondiale e delle sue conseguenze si è sovrapposto a quello del precedente conflitto cancellandolo di fatto dalla memoria del popolo tedesco), la celebrazione del centenario offre alla classe politica, alla comunità scientifica, alla scuola e ai media l’occasione opportuna per affrontare il tema della “Grande Guerra” in modo adeguato alla sua effettiva importanza nella storia tedesca del Novecento. Particolarmente nutrito è perciò il programma delle iniziative commemorative (per un calendario completo si può consultare il sito <http://100-jahre-erster-weltkrieg.eu/>) che comprende, oltre alle cerimonie ufficiali (di cui alcune congiunte con le autorità francesi nei luoghi simbolo del “fronte occidentale”), numerosi eventi culturali, quali mostre, conferenze, manifestazioni teatrali e musicali, a cui si aggiungono progetti di ricerca e proposte editoriali. Le attività espositive vedono impegnate due importanti istituzioni museali quali sono il Deutsches Historisches Museum di Berlino (<http://www.dhm.de/>) e il Militärhistorisches Museum der Bundeswehr di Dresda (<http://www.mhmbw.de/>). Di notevole rilievo scientifico è il progetto “1914-1918 online. International Encyclopedia of the First World War” (<http://www.1914-1918-online.net/>) finalizzato alla pubblicazione sul Web, nel corso del 2014, di una grande opera di consultazione in lingua inglese, ad accesso libero e gratuito, sulla storia della prima guerra mondiale. Il project team è formato da tre istituzioni: Friedrich Meinecke Institute (FMI) – Freie Universität Berlin, responsabile della pianificazione concettuale e della realizzazione del progetto editoriale (<http://www.geschkult.fu-berlin.de/en/e/fmi/index.html>); Center for Digital Systems (CeDiS) – Freie Universität Berlin, responsabile tecnologico della piattaforma digitale dell’enciclopedia online (<http://www.cedis.fu-berlin.de/en/index.html>); Bayerische Staatsbibliothek (BSB), responsabile dell’indicizzazione standardizzata degli articoli/voci dell’enciclopedia (<http://www.bsb-muenchen.de/Aktuelles-aus-der-Bayerischen-Staatsbibliothek.14+M57d0acf4f16.0.html>). L’enciclopedia “1914-1918 online”, che dal punto di vista della fruizione si ispira al modello Wikipedia, vuole offrire agli utenti della Rete, con il contributo di autorevoli studiosi, un nuovo approccio conoscitivo globale alla “Grande Guerra”, capace di sfruttare al meglio, nell’ambito della storiografia digitale, l’ipertestualità e la multimedialità del Web.
Italia
L’Italia ha costituito nel 2012 (rinnovandolo nel 2013) un comitato governativo interministeriale allo scopo di coordinare le attività che si svolgeranno nel nostro paese tra il 2014 ed il 2018 per celebrare il centenario della prima guerra mondiale (DPCM del 03/08/2012 e del 06/06/2013), e, con la recente legge di stabilità, ha deliberato i fondi per il finanziamento di tali attività (32,5 milioni di euro in totale, compresi gli interventi di conservazione e restauro dei “luoghi della memoria”). Pur avendo preso parte al conflitto mondiale solo a partire dal maggio del 1915 con l’entrata in guerra contro l’Impero Austro-Ungarico (contro la Germania le ostilità inizieranno solo nell’agosto del 1916), l’Italia ha deciso egualmente, al pari degli altri paesi ex-belligeranti, di dare avvio alle celebrazioni nel 2014, tenuto conto della valenza sovranazionale e della dimensione europea dell’evento. In ritardo rispetto agli altri paesi, l’Italia, a tutt’oggi (31 gennaio 2014), non dispone ancora di un programma definitivo a livello nazionale delle iniziative e degli eventi commemorativi del centenario. Non esistendo un sito web del comitato governativo da cui poter trarre informazioni ufficiali, le uniche fonti disponibili sono quelle giornalistiche (vedi articolo di Raffaello Masci pubblicato su La Stampa il 16/01/2014), da cui si apprende che il programma si articolerà in tre filoni principali. Il primo dovrebbe consistere in una serie di convenzioni da stipularsi con enti e istituzioni che per loro missione si occupano, già da tempo e in vario modo, di tematiche collegate alla storia della prima guerra mondiale. Il secondo filone dovrebbe comprendere sia interventi materiali di restauro dei sacrari militari che la costruzione di un archivio/museo virtuale dell’evento bellico attraverso la raccolta di documenti scritti, visivi e sonori, da pubblicare su di una piattaforma digitale. Il terzo dovrebbe riguardare la ricerca storica da realizzarsi in collaborazione con diverse istituzioni (università, archivi, musei, biblioteche, etc). Più attive dello Stato nella celebrazione del centenario, anche se pure loro condizionate dalle limitate disponibilità finanziarie in tempi di crisi economica, sono certamente le regioni e le provincie autonome che furono teatro del conflitto (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Trentino). La mancanza di un sito web che offra un quadro nazionale delle iniziative commemorative sta ad indicare come in Italia, a differenza degli altri principali stati europei, si proceda nella celebrazione del centenario in “ordine sparso”, senza un’adeguata organizzazione ed una visione unitaria dell’evento. Tra le poche iniziative italiane in rete segnaliamo: il sito “WW1 – dentro la Grande Guerra ” <http://www.grandeguerra100.it/>, che si presenta come una piattaforma editoriale per la realizzazione di diversi progetti culturali in occasione del centenario (ad oggi sono in cantiere la creazione di una mappa interattiva multimediale della guerra al fronte e due progetti didattici rivolti alle scuole superiori per scoprire la storia dell’evento attraverso il patrimonio artistico e la produzione letteraria in senso lato); il sito “CENTO ANNI GRANDE GUERRA – le scuole per la storia” <http://www.centoannigrandeguerra.it/>, che si rivolge agli insegnanti e agli studenti con l’obiettivo di offrire, sotto la supervisione scientifica dello storico Giovanni De Luna, “una pluralità di strumenti nuovi e interattivi per la conoscenza di un momento fondamentale della storia contemporanea” (il sito è strutturato in due sezioni principali, la Rivista e la Mappa, la prima è un contenitore di articoli sulla guerra mondiale che si caratterizzano, come è nello stile comunicativo delle riviste elettroniche, per l’ipertestualità e la multimedialità, la seconda propone una rappresentazione cartografica digitale dei “luoghi della memoria”); il sito “Trentino Grande Guerra” , gestito dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto (<http://www.museodellaguerra.it/>), che comprende una sezione dedicata specificatamente al programma pluriennale di progetti culturali, di studi, di ricerche, di interventi nel campo della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico della prima guerra mondiale che la Provincia Autonoma di Trento intende realizzare in occasione del centenario; il sito della Rai “la grande GUERRA – 100 anni dopo” <http://www.grandeguerra.rai.it/>, che mette a disposizione del pubblico il proprio ricco archivio di filmati, documentari, gallerie fotografiche, interviste, approfondimenti sul primo conflitto mondiale e che, oltre a fornire informazioni sui programmi televisivi (2014-2018) attinenti all’evento storico, consentirà agli utenti della rete la visione delle nuove produzioni (speciali di Rai Educational).
I progetti “Europeana” e “European Film Gateway”
L’Unione europea (UE) ha finanziato tre importanti progetti a livello comunitario collegati alla prima guerra mondiale e al suo centenario: “Europeana Collections 1914-1918”, “Europeana 1914-1918 – untold stories & official histories of WW1”, “European film gateway”. Il progetto “Europeana Collections 1914-1918” <http://www.europeana-collections-1914-1918.eu> metterà a disposizione del pubblico della Rete, a partire dal 2014, attraverso il portale di libero accesso “Europeana” <http://www.europeana.eu> oltre 400.000 documenti relativi alla “Grande Guerra” in formato digitale (volantini, giornali, libri, fotografie, etc.) provenienti dalle collezioni di dieci biblioteche nazionali e di altre istituzioni partner dei paesi europei coinvolti nel conflitto (l’Italia partecipa al progetto con la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e con l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane). Scopo dichiarato di questo progetto è quello di contribuire ad una narrazione della guerra che non privilegi le vicende militari ma piuttosto le condizioni di vita dei soldati al fronte e dei civili (uomini, donne, bambini) nelle città, nelle fabbriche e nelle campagne, e che, nell’emersione dei lutti, delle sofferenze e dei sacrifici comuni a tutte le nazioni belligeranti, contribuisca alla costruzione di una memoria collettiva europea, realmente condivisa dell’evento storico. Il progetto “Europeana 1914-1918 – untold stories & official histories of WW1” <http://www.europeana1914-1918.eu> si prefigge come obiettivo di ricostruire le “family history” degli europei che hanno vissuto la guerra, proponendone una diversa narrazione che anteponga la dimensione “privata” a quella “pubblica” della Storia. Con questa finalità, il progetto (a cui partecipa anche l’Italia) si rivolge indistintamente a tutte le persone per raccogliere in formato digitale, direttamente sul proprio sito o con l’organizzazione sui territori di speciali “collection day”, tutti quei documenti/testimonianze (lettere, diari, racconti, fotografie, oggetti vari) che costituiscono le memorie familiari della “Grande Guerra”. Infine, il progetto “European film gateway” (EFG) <http://www.europeanfilmgateway.eu> che consiste in un portale (attualmente in versione beta) attraverso il quale sarà possibile accedere al vasto patrimonio di film sulla prima guerra mondiale (documentari, filmati di propaganda, fiction, etc.), già disponibile in formato digitale o da digitalizzare, posseduto dalle principali cineteche europee (per l’Italia sono partner del progetto, la Cineteca dell’Istituto Luce di Roma <http://www.cinecitta.com/IT/it-it/cms/1/home.aspx>, la Cineteca di Bologna <http://www.cinetecadibologna.it/> e la Cineteca del Friuli <http://www.cinetecadelfriuli.org/>). Grazie al portale EFG non solo la comunità degli specialisti ma in generale il pubblico della Rete potrà “immergersi” in un secolo di storia del cinema europeo, esplorando, oltre ai filmati, i diversi materiali connessi alla loro produzione, distribuzione e ricezione.
*La ricerca sul Web è stata effettuata assumendo come data di riferimento il 31 gennaio 2014.